IL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
                  Nella riunione del 21 marzo 2018 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  2  gennaio  2018,  n.  1,  ed   in
particolare l'art. 24, commi 1 e 2; 
  Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152; 
  Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
ottobre 2012 concernente  gli  indirizzi  per  lo  svolgimento  delle
attivita' propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
e per la predisposizione delle ordinanze di  cui  all'art.  5,  della
legge  24  febbraio  1992,  n.  225  e  successive  modificazioni   e
integrazioni, che, ai  sensi  dell'art.  15,  comma  5,  del  decreto
legislativo  citato  n.  1  del  2018,  resta  in  vigore  fino  alla
pubblicazione della nuova direttiva in materia; 
  Considerato che, nella media valle dell'Agno,  il  vasto  acquifero
sotterraneo, ove attingono i pozzi  destinati  all'approvvigionamento
di   acqua   potabile,   e'    stato    contaminato    da    sostanze
perfluoro-alchiliche (PFAS); 
  Considerata, altresi', la compromissione dei sistemi  di  risorgiva
della media pianura e dei relativi corsi  d'acqua  afferenti  che  ha
provocato la contaminazione di una  parte  considerevole  della  rete
idrografica, interessando il territorio delle  province  di  Vicenza,
Verona e Padova; 
  Tenuto conto  che,  nonostante  sia  gia'  in  atto  un  piano  per
l'attuazione   di   misure   volte   a    ridurre,    nell'immediato,
l'inquinamento dei suddetti sistemi di approvvigionamento idrico,  si
rende comunque necessario avviare ulteriori interventi strutturali di
carattere straordinario; 
  Considerato che l'evoluzione della situazione di  criticita'  sopra
descritta, comportando un grave pregiudizio per la  salute  pubblica,
e' suscettibile di determinare gravi ripercussioni  alla  popolazione
interessata; 
  Viste le note della regione Veneto del 19 settembre  2017,  del  18
dicembre 2017, del 10 gennaio 2018, del 6 febbraio 2018, del 5  marzo
2018 e del 7 marzo 2018; 
  Vista la nota  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare del 1° marzo 2018 con la quale si  ritiene  che
sussistano i requisiti necessari per la dichiarazione dello stato  di
emergenza,  si  condividono  gli  interventi  volti  al   superamento
dell'emergenza e si conferma la disponibilita'  del  finanziamento  a
copertura degli interventi emergenziali e le successive note  del  21
marzo 2018; 
  Considerato, in particolare, che nella suddetta nota del  1°  marzo
2018, si afferma  che  i  Piani  economico  finanziari  e  tariffari,
allegati al  programma  degli  interventi  presentato  dalla  regione
Veneto in data 26 febbraio 2018, non sono sufficienti a dimostrare la
capacita' della tariffa del servizio idrico integrato di garantire la
copertura degli investimenti non finanziati con contributo pubblico e
che  risulta  indispensabile  superare  tale  carenza   nella   prima
revisione tariffaria e, comunque, non oltre il 30 giugno 2018; 
  Viste le note del Dipartimento della protezione civile del 9  marzo
2018, prot. n. CG/14406 e del 20 marzo 2018, prot. n. CG/17007 del 21
marzo 2018; 
  Ritenuto, pertanto, necessario, provvedere tempestivamente a  porre
in  essere  ogni  azione  di  carattere   urgente   e   straordinario
finalizzata al superamento della situazione di emergenza  conseguente
alla contaminazione da  sostanze  perfluoro-alchiliche  (PFAS)  delle
risorse idropotabili; 
  Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per  intensita'  ed
estensione, non e' fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari; 
  Ritenuto, quindi, che ricorrono, nella fattispecie,  i  presupposti
previsti dall'art. 24, commi 1 e 2, del citato decreto legislativo n.
1 del 2018, per la dichiarazione dello stato di emergenza; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
 
                              Delibera: 
 
                               Art. 1 
 
  1) In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e  per
gli effetti dell'art. 24, commi 1 e  2,  del  decreto  legislativo  2
gennaio 2018, n. 1,  e'  dichiarato,  per  12  mesi  dalla  data  del
presente provvedimento, lo  stato  di  emergenza  in  relazione  alla
contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche  (PFAS)  delle  falde
idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. 
  2) Per l'attuazione degli interventi da  effettuare  nella  vigenza
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 25, comma 2, lettere a),
b) e d), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.  1,  si  provvede
con ordinanze, emanate dal Capo  del  Dipartimento  della  protezione
civile, acquisita l'intesa della Regione  interessata,  in  deroga  a
ogni disposizione  vigente  e  nel  rispetto  dei  principi  generali
dell'ordinamento giuridico e delle  norme  dell'Unione  europea,  nei
limiti delle risorse di cui al comma 4. 
  3) Alla scadenza del termine di cui al comma 1, la  regione  Veneto
provvede, in via ordinaria, a coordinare gli  interventi  conseguenti
all'evento, finalizzati al superamento della situazione emergenziale. 
  4) Per l'attuazione degli interventi,  nel  limite  complessivo  di
euro 56.800.000, si  provvede  quanto  ad  euro  10.778.217  mediante
corrispondente utilizzo  delle  disponibilita'  in  conto  residui  e
quanto ad  euro  46.021.783  a  valere  sullo  stanziamento  relativo
all'anno 2018,  nell'ambito  delle  risorse  assegnate  al  Ministero
dell'ambiente e della  tutela  del  territorio  e  del  mare  per  il
rifacimento della rete idrica di cui al decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei  ministri  21  luglio  2017,  allegato  1,  lettera  b)
«Infrastrutture, anche relative alla rete  idrica  e  alle  opere  di
collettamento,  fognatura  e  depurazione»  con  il  quale  e'  stato
ripartito il Fondo di cui all'art.  1,  comma  140,  della  legge  11
dicembre 2016, n. 232, allocate sul capitolo 7648/2  dello  stato  di
previsione del medesimo Ministero.